Maria Luisa Pozzi - MioDottore.it

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proteggere la pelle dal sole - bergamo - dermatologa pozzi

Proteggere la pelle dal sole: Consigli per prenderti cura della tua pelle durante l’esposizione solare

Quando si tratta di prendersi cura della nostra pelle, proteggerla dal sole è fondamentale.

L’esposizione solare può causare danni cutanei a lungo termine, tra cui scottature, invecchiamento precoce della pelle e persino il rischio di sviluppare il cancro della pelle.

In questo articolo, esploreremo alcuni preziosi consigli per aiutarti a proteggere la tua pelle durante l’esposizione al sole e garantire la sua salute a lungo termine.

I consigli della dermatologa per proteggere la tua pelle

  • Applica una crema solare ad ampio spettro: La scelta e l’applicazione corretta della crema solare sono fondamentali per una protezione efficace contro i raggi solari dannosi. Assicurati di utilizzare una crema solare ad ampio spettro con un fattore di protezione solare (SPF) di almeno 30. Applicala generosamente su tutte le aree esposte al sole almeno 15-30 minuti prima dell’esposizione. Assicurati di coprire bene viso, collo, orecchie, mani e piedi, in quanto sono parti spesso trascurate ma altrettanto vulnerabili ai danni del sole. Inoltre, ricorda di riapplicare la crema solare ogni due ore o dopo il nuoto o il sudore eccessivo per mantenere la protezione.

 

  • Proteggi le aree sensibili: Oltre all’applicazione della crema solare, è importante prestare attenzione alle aree del corpo particolarmente sensibili all’esposizione solare. Il viso, il collo, le orecchie, le mani e i piedi richiedono una protezione extra. Indossa un cappello a tesa larga per proteggere il viso e il cuoio capelluto, e indossa occhiali da sole che offrano una protezione UV adeguata per proteggere gli occhi dai danni del sole.

 

  • Cerca l’ombra: Durante le ore di punta, solitamente tra le 10:00 e le 16:00, l’intensità dei raggi solari è maggiore. Cerca di rimanere all’ombra in quei momenti per ridurre l’esposizione diretta al sole. Trova un albero, un ombrellone o un gazebo per ripararti dai raggi UV dannosi. Questo aiuterà a proteggere la tua pelle e ridurre il rischio di scottature.

 

  • Indossa abbigliamento protettivo: L’abbigliamento adeguato può fornire un’ulteriore barriera di protezione contro il sole. Scegli abiti leggeri ma che coprano adeguatamente la pelle esposta. Opta per tessuti ad alta protezione solare, come cotone e lino, che offrono una protezione naturale dai raggi UV. Indossa magliette a maniche lunghe, pantaloni lunghi e un cappello a tesa larga per proteggere il corpo e il viso.

 

  • Evita le lampade abbronzanti: Le lampade abbronzanti possono sembrare una soluzione conveniente per ottenere un colorito estivo, ma sono estremamente dannose per la pelle. Esse emettono raggi UV dannosi che possono causare danni irreversibili e aumentare il rischio di cancro della pelle. Evita l’uso delle lampade abbronzanti e cerca alternative più sicure, come i prodotti autoabbronzanti.

 

  • Mantieniti idratato: L’esposizione al sole può causare disidratazione, quindi è essenziale bere abbastanza acqua per mantenere la pelle idratata dall’interno. Assicurati di bere liquidi a sufficienza durante l’esposizione al sole per compensare la perdita di acqua attraverso la sudorazione. L’acqua aiuta a mantenere la tua pelle idratata e sana.

 

  • Prenditi cura della tua pelle dopo l’esposizione: Dopo una giornata di esposizione al sole, prenditi cura della tua pelle applicando una crema idratante lenitiva. Cerca una crema che nutra e lenisca la pelle, specialmente se hai subito scottature solari. Il gel di aloe vera può essere un rimedio naturale per ridurre l’infiammazione e alleviare il disagio delle scottature solari. Se hai preoccupazioni specifiche sulla tua pelle, come macchie solari o cambiamenti anomali, consulta un dermatologo per una valutazione professionale.

 

Proteggere la pelle dal sole è un passo essenziale per mantenere la salute e la bellezza della nostra pelle. Utilizza questi consigli per prenderti cura della tua pelle durante l’esposizione solare: applica correttamente la crema solare, proteggi le aree sensibili, cerca l’ombra, indossa abbigliamento protettivo, evita le lampade abbronzanti, mantieniti idratato e presta attenzione alla cura della pelle dopo l’esposizione.

Se desideri ulteriori informazioni personalizzate sulla protezione solare e la cura della pelle, rivolgiti alla dermatologa Pozzi, a Bergamo.

Prenota una consulenza oggi stesso per ricevere consigli su misura per le tue esigenze individuali.

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dermatite atopica nei bambini - bergamo - dermatologa pozzi

Dermatite atopica nei bambini: cause, sintomi e rimedi

La dermatite atopica nei bambini è una condizione comune della pelle che colpisce molti piccoli. Comprendere le cause, i sintomi e i rimedi è fondamentale per gestire questa condizione in modo efficace.

In questo articolo, esploreremo la dermatite atopica per i più piccoli, fornendo informazioni utili per genitori e caregiver.

Cos’è la dermatite atopica

La dermatite atopica è una malattia infiammatoria cronica della pelle che può influenzare significativamente la qualità della vita dei bambini e delle loro famiglie.

Caratterizzata da un’infiammazione della pelle associata a un forte prurito, i bambini affetti da dermatite atopica possono manifestare arrossamento, secchezza e desquamazione della pelle. In alcuni casi, possono comparire bolle, croste o vesciche.

L’intenso prurito può essere estremamente fastidioso e può portare a grattarsi, causando ulteriori danni alla pelle e aumentando il rischio di infezioni secondarie.

Cause della dermatite atopica nei bambini

Le cause della dermatite atopica nei bambini non sono completamente comprese, ma diversi fattori contribuiscono allo sviluppo della condizione.

La predisposizione genetica e la storia familiare di allergie o dermatite atopica sono considerate fattori di rischio significativi.

Inoltre, la dermatite atopica è associata a una risposta immunitaria anormale e a una disfunzione della barriera cutanea, rendendo la pelle più suscettibile all’infiammazione.

Gli allergeni e gli irritanti ambientali, come la polvere, il polline o gli acari della polvere, possono scatenare o aggravare i sintomi della dermatite atopica.

Alcuni studi suggeriscono che anche l’alimentazione e fattori psicologici come lo stress possano influire sulla manifestazione della condizione.

Sintomi della dermatite atopica nei bambini

I sintomi della dermatite atopica possono variare da bambino a bambino, ma ci sono alcuni segni comuni da osservare.

Il prurito intenso e persistente è uno dei sintomi principali. I bambini possono anche manifestare arrossamento, secchezza e desquamazione della pelle. In alcuni casi, possono comparire bolle, croste o vesciche. È importante riconoscere questi sintomi per poter intervenire tempestivamente.

Diagnosi della dermatite atopica

La diagnosi della dermatite atopica nei bambini si basa sull’esame fisico e sulla valutazione dei sintomi cutanei da parte di un medico specializzato. Fornire una completa anamnesi familiare e personale aiuta a identificare i fattori scatenanti specifici. In alcuni casi, possono essere eseguiti test allergologici per identificare allergeni specifici che possono contribuire all’infiammazione cutanea.

Gestione e rimedi

La gestione della dermatite atopica nei bambini richiede un approccio completo e multidisciplinare.

Adottare un’adeguata igiene e skincare, utilizzando detergenti delicati e idratanti specifici per la pelle sensibile dei bambini, è fondamentale.

Evitare gli allergeni e gli irritanti noti, come indumenti in fibra sintetica o prodotti chimici aggressivi, è importante.

In alcuni casi, possono essere prescritti trattamenti farmacologici come corticosteroidi topici per ridurre l’infiammazione e gli antistaminici per alleviare il prurito.

Terapie complementari come la fototerapia e i bagni speciali possono essere utilizzate per gestire i sintomi. Insegnare ai bambini tecniche di gestione del prurito e prevenire le infezioni attraverso una buona igiene è fondamentale.

dermatite atopica nei bambini - bergamo - dermatologa pozzi (1)

Approccio multidisciplinare

La gestione della dermatite atopica richiede un approccio multidisciplinare che coinvolge dermatologi pediatrici, allergologi e altri specialisti.

Avvalersi di un team di professionisti esperti è importante per ottenere la migliore gestione possibile per i bambini affetti da dermatite atopica.

Inoltre, il supporto psicologico per i bambini e le famiglie può essere fondamentale per affrontare gli aspetti emotivi e psicologici della condizione.

Prevenzione della dermatite atopica

La prevenzione può svolgere un ruolo importante nella gestione della condizione. Promuovere l’allattamento al seno può aiutare a ridurre il rischio di sviluppare dermatite atopica nei bambini.

Evitare l’esposizione al fumo di sigaretta e mantenere un ambiente domestico pulito e igienico può contribuire a ridurre l’infiammazione cutanea.

La dermatite atopica nei bambini è una sfida che richiede comprensione, cura e attenzione continua. Se tuo figlio sta affrontando questi sintomi, la soluzione giusta può fare la differenza nella sua qualità di vita.

Non lasciare che il prurito e l’infiammazione prendano il sopravvento. Contatta la Dottoressa Pozzi oggi stesso per una consulenza professionale e personalizzata, e inizia il percorso verso una pelle sana e felice per tuo figlio. La salute della pelle del tuo bambino è nelle tue mani: agisci ora!

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calvizie uomo - perdita capelli - dott.pozzi - bergamo

Perdita di capelli maschile: come affrontare la calvizie

Sei uno dei tanti uomini che affrontano la perdita di capelli? Non preoccuparti, non sei solo in questa situazione.

La calvizie maschile è un problema estremamente comune che colpisce molti uomini in tutto il mondo.

Tuttavia, l’impatto della calvizie sulla fiducia e sull’autostima può essere significativo e influire negativamente sulla qualità della vita.

L’aspetto fisico è spesso strettamente legato alla nostra autostima e all’immagine che abbiamo di noi stessi.

La perdita di capelli può creare insicurezza, imbarazzo e una sensazione di disagio sociale.

Fortunatamente, esistono numerose soluzioni e trattamenti disponibili per affrontare la calvizie maschile e migliorare la salute dei tuoi capelli.

In questo articolo, esploreremo le cause della perdita di capelli maschile, l’importanza del tema e forniremo consigli utili e trattamenti efficaci per ridurre la caduta dei capelli e migliorarne la struttura.

Calvizie: importanza del tema e impatto sulla fiducia e l’autostima

La perdita di capelli può essere un’esperienza emotivamente difficile per molti uomini, e l’impatto sulla fiducia e sull’autostima può essere significativo.

L’aspetto fisico è spesso collegato alla nostra autostima e all’immagine di noi stessi, e la calvizie può influenzare negativamente come ci percepiamo e come veniamo percepiti dagli altri.

Può influire sulle nostre relazioni personali e professionali, creando una sensazione di insicurezza e imbarazzo. È importante affrontare questa preoccupazione in modo proattivo e cercare soluzioni efficaci per migliorare la salute e l’aspetto dei capelli.

La calvizie maschile è spesso causata da una combinazione di fattori genetici, ormonali, condizioni mediche e stile di vita.

La causa più comune è l’ereditarietà, con uomini che hanno parenti maschi che hanno sofferto di calvizie che hanno maggiori probabilità di svilupparla.

La sensibilità degli ormoni sessuali maschili, come il testosterone, ai follicoli piliferi può portare alla miniaturizzazione dei capelli e alla loro progressiva caduta. È importante comprendere che ogni individuo può avere cause specifiche e uniche di perdita di capelli; quindi, è consigliabile cercare una consulenza personalizzata da un dermatologo specializzato in tricologia.

calvizie uomo - perdita capelli

Cause della perdita di capelli maschile

  • Fattori genetici e predisposizione ereditaria: La causa più comune della perdita di capelli maschile è l’ereditarietà. Se possiedi parenti maschi che hanno sofferto di calvizie, potresti essere più incline a svilupparla. La sensibilità degli ormoni sessuali maschili, come il testosterone, ai follicoli piliferi può portare alla miniaturizzazione dei capelli e alla loro progressiva caduta.
  • Disequilibri ormonali: Gli squilibri ormonali, in particolare i livelli elevati di diidrotestosterone (DHT), possono contribuire alla perdita di capelli maschile. Il DHT è un sottoprodotto del testosterone che può restringere i follicoli piliferi e indebolire i capelli, rendendoli più suscettibili alla caduta.
  • Condizioni mediche sottostanti: Alcune condizioni mediche, come il diabete, le malattie della tiroide e le malattie autoimmuni, possono causare la caduta dei capelli. È importante consultare un dermatologo o un medico per escludere eventuali problemi di salute sottostanti che potrebbero contribuire alla perdita di capelli.
  • Stress e stile di vita poco salutare: Lo stress e uno stile di vita poco salutare possono influire negativamente sulla salute dei tuoi capelli. L’eccesso di stress può causare un aumento dei livelli di ormoni dello stress nel corpo, che possono contribuire alla caduta dei capelli. Uno stile di vita poco salutare, caratterizzato da una dieta squilibrata, mancanza di sonno e cattive abitudini, può indebolire i capelli e favorire la loro caduta.

Trattamenti per ridurre la caduta dei capelli e migliorarne la struttura

La Dott.ssa Pozzi offre un trattamento chiamato “Hair Filler”, che consiste in microiniezioni a base di acido ialuronico, polipeptidi, amminoacidi e sostanze antiossidanti.

Questo trattamento stimola la rigenerazione dei follicoli e può aiutare a ridurre la caduta dei capelli e migliorarne la struttura. Di solito, sono consigliate almeno 4 sedute ogni 2 settimane per ottenere risultati significativi, che diventano visibili dopo circa 2 mesi.

In conclusione, la perdita di capelli maschile è un problema comune che può avere un impatto significativo sulla fiducia e sull’autostima. Tuttavia, ci sono diverse cause sottostanti alla caduta dei capelli e molte opzioni di trattamento disponibili.

Consultare un dermatologo esperto può aiutare a determinare la causa specifica della tua perdita di capelli e a creare un piano di trattamento personalizzato. Non aver paura di affrontare questo problema e prenditi cura della salute dei tuoi capelli per migliorare il tuo aspetto e la tua fiducia in te stesso.

Se desideri saperne di più sulla visita per la caduta dei capelli e sui trattamenti offerti dalla Dott.ssa Pozzi, ti invitiamo a contattarla al più presto per una consulenza personalizzata. La tua salute dei capelli merita la migliore cura possibile!

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micosi cutanee - dott.pozzi - bergamo

Micosi cutanee: alla scoperta dei funghi della pelle

A causa di una scarsa igiene o della condivisione di oggetti personali, si potrebbe andare incontro a infezioni fungine, chiamate micosi cutanee, le quali colpiscono per lo più la pelle, ma anche altre parti del corpo, come il cuoio capelluto e le unghie.

Oltre a comprendere quali sono le abitudini da evitare, è importante anche saper riconoscere le micosi cutanee e i vari tipi di funghi, in modo da orientarsi meglio verso il trattamento corretto.

Cosa sono le micosi cutanee

Capire di essere stati colpiti da micosi cutanee non è immediato, ma sono diversi i sintomi che rappresentano un campanello d’allarme. Tra questi troviamo prurito molto intenso, rossori, desquamazione, formazione di croste e vesciche e gonfiore.

Queste sono le principali conseguenze delle infezioni fungine quando i funghi colpiscono l’epidermide. Se, invece, la zona colpita sono le unghie, si potrebbe presentare del gonfiore, mentre per quanto riguarda il cuoio capelluto, si noterà un indebolimento dei capelli o prurito.

Tipi di funghi che causano le micosi cutanee

Oltre a riconoscere i sintomi delle micosi cutanee, è bene avere in mente anche quali sono i funghi specifici che causano l’infezione.

Si chiamano dermatofiti o dermatomiceti e in essi sono inclusi diversi funghi, tra cui quella più conosciuta: la candida. L’infezione che comporta viene chiamata candidosi cutanea. Bisogna specificare che esistono tre grandi generi di funghi responsabili delle micosi cutanee, che a loro volta comprendono varie tipologie; esiste il cosiddetto Microsporum, che colpisce principalmente il cuoio capelluto e in generale le parti del corpo protette da peli, l’Epidermophyton, che si concentra su piedi, unghie e capelli e, infine, il Trichophyton, che colpisce più o meno le stesse zone del fungo citato in precedenza.

Micosi cutanee più comuni

Tra le micosi cutanee che più colpiscono l’essere umano, troviamo anche il piede d’atleta, ovvero un’infezione che interessa i piedi. Si tratta di un fungo che li colpisce quando essi vengono a contatto con superfici infette, come pavimenti toccati da molti individui, palestre o bordi di piscine.

A causa dell’umidità creata sulla pavimentazione, nascono questi funghi, che poi si trasferiscono sulla pelle. Per questo motivo, è importante indossare sempre una protezione, ad esempio degli infradito.

Esiste, poi, la tigna e in questo caso è più facile che l’infezione venga trasmessa da un individuo all’altro. Se noti rossori, desquamazione della pelle o gonfiore è importante evitare la condivisione di qualsiasi oggetto personale, come asciugamani, pettini o indumenti. È bene citare anche la pitiriasi versicolor, un altro tipo di micosi cutanea, che può colpire diverse zone della pelle.

Sintomi, cause e trattamenti consigliati per ciascuna micosi cutanea

Cosa fare se si viene colpiti da micosi cutanee? Innanzitutto, è importante rivolgersi a un dermatologo, il quale saprà consigliarti i medicinali adatti per alleviare i sintomi e per trattare in modo efficiente la zona interessata.

Nel caso in cui il problema fosse il piede d’atleta, devi evitare il contatto dei piedi con pavimenti pubblici e mantenerli sempre asciutti, in modo da eliminare il rischio di umidità.

I trattamenti, in questo caso, solitamente si limitano a delle creme per l’eliminazione dei funghi. Per quanto riguarda la pitiriasi versicolor, vengono somministrati farmaci per via orale, creme o prodotti appositi per i capelli se la zona colpita è il cuoio capelluto. Lo stesso vale per la cura della candidosi cutanea.

Fattori di rischio e prevenzione

Nonostante il rischio di micosi cutanee non può mai essere nullo, ci sono delle precauzioni per evitarle. Ad esempio, è bene non entrare in contatto direttamente con i piedi con superfici che hanno toccato molte persone e soprattutto utilizzare indumenti sempre puliti, non troppo stretti e composti da tessuti non nocivi per la pelle. Inoltre, per evitare il piede d’atleta è importante mantenere i piedi sempre asciutti; l’umidità, infatti, è uno dei fattori principali a causare infezioni fungine.

Diagnosi e trattamento delle micosi cutanee

La diagnosi delle micosi cutanee viene fatta dal dermatologo, che inizierà a esaminare la zona colpita attraverso un esame visivo. In seguito, si procede con la coltura del fungo in laboratorio, prendendo un campione di secrezione dalla pelle e, se necessario, con la microscopia.

Quando consultare un medico

Il medico va consultato appena appaiono i primi sintomi sospetti sulla pelle o sul cuoio capelluto, prima che la situazione possa aggravarsi. Dopodiché, seguirà il trattamento prescritto dal dermatologo, ma se non si ottiene risposta positiva dal proprio organismo sarà il caso di rivolgersi ulteriormente al proprio medico per cambiare la cura.

Conclusioni

Arrivato fino qua, avrai sicuramente compreso l’importanza della prevenzione e del trattamento delle micosi cutanee, in seguito a una corretta diagnosi del fungo responsabile. Ricorda quindi di consultare un medico o un dermatologo, come la dermatologa Pozzi a Bergamo, per una valutazione e un trattamento appropriati in caso di sospetta infezione fungina della pelle.

 

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sudorazione eccessiva - iperidrosi ascellare - bergamo- pozzi

Sudorazione eccessiva? Scopri come sconfiggere l’iperidrosi ascellare

Il sudore è una secrezione corporea assolutamente normale e fisiologica che il corpo umano attiva quando ha la necessità di disperdere un po’ di eccessivo calore prodotto.

Tuttavia, in particolari situazioni di ansia, stress o di tensione, l’organismo è portato a produrre e a eliminare maggiori quantitativi di sudore, andando incontro alla cosiddetta iperidrosi ascellare: si tratta di un’eccessiva sudorazione causata da un iper-funzionamento delle ghiandole deputate alla produzione del sudore.

A causa dello sgradevole e pungente odore del sudore, questo disturbo può incidere negativamente sulla tua sfera sociale, causandoti disagio e fastidio durante le normali attività quotidiane.

Pertanto, quali sono i rimedi più importanti per far fronte a questa problematica? Andiamo ad analizzare una serie di suggerimenti per cercare di contrastare l’iperidrosi ascellare nel miglior modo possibile, prima di descrivere le più importanti terapie farmacologiche finalizzate alla gestione di tale disturbo. Immergiamoci subito!

Alcuni consigli pratici per il contrasto dell’iperidrosi ascellare.

Innanzitutto, è bene considerare che una buona routine di igiene personale può rappresentare un validissimo alleato nella lotta contro l’iperidrosi ascellare: grazie ad una pulizia dettagliata delle cavità ascellari corroborata con l’uso di deodoranti a lunga durata, la sudorazione eccessiva e sgradevole può essere quantomeno disinnescata.

È altresì utile indossare sempre degli indumenti puliti e, possibilmente, in cotone traspirante, in modo tale da permettere alla cute di respirare.

Nel caso in cui la sudorazione ascellare sia davvero abbondante, l’utilizzo di deodoranti antitraspiranti a base di cloruro di alluminio potrebbe coprire il l’odore sgradevole se applicati appena dopo la detersione.

Inoltre, è bene anche lavare le ascelle con acqua e sapone anche più volte al giorno, non dimenticandoti di farlo soprattutto dopo una sessione di attività sportiva.

Agire contro la radice di questo problema, lo stress o l’ansia, rimane uno dei migliori suggerimenti: a questo proposito, è sempre bene cercare di rilassarti il più possibile anche in quelle situazioni particolarmente tese o ansiogene.

Infine, sul mercato sono disponibili dei dispositivi che prendono il nome di assorbenti ascellari, da attaccare all’indumento che aderisce alla pelle: essi hanno il preciso compito di assorbire l’eccessivo sudore ogni qual volta viene secreto dal cavo ascellare.

Che dire di ciò che non andrebbe mai fatto? Innanzitutto, è doveroso non applicare mai del deodorante direttamente sul sudore, dato che l’odore sgradevole della secrezione, in poco tempo, andrà a mischiarsi con quella del prodotto, creando una commistione letteralmente ripugnante.

Inoltre, è bene evitare gli indumenti troppo aderenti o acrilici, ma anche indossare gli stessi abiti sudati per più giorni. Quali sono alcuni rimedi naturali e farmacologici che si possono attuare per contrastare l’annoso disagio derivante dall’iperidrosi ascellare?

Rimedi naturali e farmacologici

L’iperidrosi ascellare, come detto, è un’anomalia in grado di causare grande insicurezza e disagio a chi ne è affetto, soprattutto nella sfera sociale.

In questo caso, il botulino può essere un grande aiuto: il trattamento per l’iperidrosi viene eseguito, dopo l’applicazione di una crema anestetica locale, con iniezioni di tossina botulinica diluita.

I risultati sono evidenti dopo circa 3-7 giorni e persistono per un periodo variabile dai 6 ai 12 mesi. Ad ogni modo, la Dott.ssa Pozzi è a disposizione per effettuare una consulenza specifica e aiutarti a trovare la giusta soluzione per le tue problematiche di natura estetica.

Oltre a ciò, esistono numerosi rimedi naturali che estrinsecano tutto il loro beneficio contro l’iperidrosi ascellare: da menzionare il sapone al pino che riesce a prevenirne l’insorgenza, ma anche il ruolo del pomodoro e del suo succo che, se versato nella vasca riempita d’acqua prima di immergervisi, riesce a esercitare numerosi benefici contro l’eccessiva sudorazione.

Anche il bicarbonato di sodio, dal canto suo, si configura come un rimedio piuttosto antico contro il pungente odore del sudore, mentre l’allume di rocca può essere unito al sapone e all’acqua per detergere la pelle in quanto perfettamente capace di assorbire l’odore del sudore in maniera naturale.

Che dire di eventuali terapie farmacologiche? Dal momento che l’iperidrosi ascellare, il più delle volte, deriva da ansia, stress o stati depressivi, i farmaci ansiolitici e sedativi risultano essere dei potenti alleati per migliorare il quadro clinico del disturbo.

Inoltre, l’iperidrosi potrebbe anche essere causata da patologie come l’ipertiroidismo o l’ipoglicemia: per questo, sarebbe opportuno rivolgerti ad uno specialista per indagare sulla radice del problema e per agire tempestivamente nel suo contrasto.

A volte, è proprio l’assunzione di farmaci che causa l’iperidrosi: quando questo accade, è fondamentale chiedere un consulto al tuo medico per modificare il dosaggio della terapia, la tipologia di farmaco o la posologia in modo tale da migliorare la situazione.

Insomma, l’iperidrosi ascellare è senz’altro un disturbo davvero molto fastidioso e in grado di mettere a disagio chi ne soffre; tuttavia, applicare questi utili suggerimenti ti aiuterà a mantenere delle interazioni sociali normali e a continuare a vivere quotidianamente in tranquillità.

Per un appuntamento o una consulenza contattate lo studio della Dottoressa Pozzi, Bergamo.

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BIORIVITALIZZAZIONE VISO - BERGAMO

Biorivitalizzazione viso: prepara la tua pelle per l’estate con questo trattamento rivoluzionario

Quando si avvicina l’estate, ovvero il periodo più caldo dell’anno, la pelle viene esposta ai raggi UV, particolarmente aggressivi. Questa condizione può determinare un invecchiamento più rapido.

Inoltre, bisogna tener conto del fatto che l’attività solare, negli ultimi anni, è notevolmente cresciuta. Ogni donna, quindi, dovrebbe prendersi cura della pelle del viso e proteggerla al meglio.

Se ti esponi in modo prolungato al sole, la tua pelle potrebbe disidratarsi, con una conseguente minore elasticità. In questo modo, le rughe saranno molto più visibili e ne compariranno di nuove.

Tale aggressione può essere prevenuta tramite delle specifiche azioni. Una di queste prevede l’utilizzo di creme solari di qualità, di un cappello dotato di una visiera ampia, di mettersi all’ombra durante le ore più calde e di bere tanta acqua.

Queste appena elencate sono solamente le azioni più comuni e semplici da poter effettuare. Non sempre tali accorgimenti, da soli, sono efficaci.

Se vuoi mantenere la pelle del viso sana e dall’aspetto giovane devi affidarti alla medicina moderna che ha l’obiettivo di salvaguardare le riserve d’acqua che si perdono, ma non solo.

A sostegno delle donne arriva un trattamento rivoluzionario, la Biorivitalizzazione. Si tratta di una nuova tecnica di iniezione a base di acido ialuronico, arricchito da diverse vitamine.

Questo tipo di intervento è particolarmente consigliato durante l’estate e all’inizio della stagione autunnale. Infatti, ti consente di proteggere la salute della tua pelle, evitando che i raggi UV possano avviare il processo di foto invecchiamento.

Vediamo, quindi, le principali caratteristiche di questo tipo di trattamento.

Le principali caratteristiche del trattamento di Biorivitalizzazione

 La Biorivitalizzazione è un trattamento di tipo iniettivo con il quale si procede con l’inserimento di acido ialuronico e vitamine nelle zone del viso e del corpo che più presentano delle problematiche.

La conseguenza principale di tale iniezione è la rigenerazione cellulare dell’epidermide, così che la sua struttura sia visibilmente migliorata. In più, potrai ottenere anche una migliore elasticità e luminosità della pelle.

Potrai notare sin da subito l’azione dell’acido ialuronico, che andrà a dare una struttura migliore alla tua pelle. Quest’ultima sarà subito più morbida al tatto e più tonica.

Il risultato sulle rughe è visibile dal primo trattamento, così che la pelle sarà più bella e in salute. Ovviamente, i risultati finali possono cambiare da un paziente all’altro.

Oltre al ciclo da effettuare in estate, puoi ripetere la Biorivitalizzazione anche durante i mesi invernali.

Infatti, è consigliato sottoporsi a tale trattamento per almeno tre volte l’anno. Il numero totale di sedute, per ogni sessione, varia in base al consiglio dello specialista, che determinerà il grado di invecchiamento della tua pelle e ti sottoporrà a un’anamnesi completa. Per svolgere un trattamento di Biorivitalizzazione basta, all’incirca, un’ora di tempo.

biorivitalizzazione viso - bergamo (2)

A chi è rivolto il trattamento di Biorivitalizzazione?

Uno dei primi casi in cui è indicato sottoporsi a un trattamento di Biorivitalizzazione viso è quello dei cambiamenti legati all’età nella pelle.

Ecco perché tale intervento può essere effettuato quando si sono raggiunti almeno i 25 anni di età e si riduce la produzione naturale di acido ialuronico.

Altra condizione è quella in cui senti la tua pelle stanca. La Biorivitalizzazione, infatti, ti permette di far tornare in salute la tua pelle sia durante l’estate che dopo i freddi mesi invernali.

Questo è il motivo per cui gli esperti consigliano di effettuare diversi cicli nel corso dell’anno. Nel caso in cui la tua pelle presenta delle cicatrici dovute all’acne, questo trattamento rivoluzionario ti permette di ridurle e di rendere la tua pelle più liscia e bella da vedere. Infine, la Biorivitalizzazione è perfetta anche nel caso tu abbia bisogno di porre rimedio ai pori dilatati, alla pelle grassa, alla riduzione dell’elasticità e del tono della pelle, alle rughe e alla carnagione grigia.

Possibili effetti collaterali e accorgimenti da seguire

Nel nostro corpo è già presente l’acido ialuronico. Questo vuol dire che difficilmente rischi di imbatterti in reazioni allergiche, anche se gli esperti consigliano di sottoporsi sempre a una visita medica, così da aver chiaro quali sono i farmaci o le vitamine che vengono utilizzate durante il trattamento di Biorivitalizzazione.

Se stai soffrendo di Herpes o sei in gravidanza, è meglio rimandare il trattamento. In base al tipo di pelle e alla sua sensibilità, inoltre, è possibile che appaia un ematoma di dimensioni ridotte che va via da solo in pochissimo tempo.

Dopo esserti sottoposta a un trattamento di Biorivitalizzazione è meglio non toccare la pelle e dovresti evitare di praticare attività sportiva o di prendere il sole. Oltre al supporto dell’acido ialuronico tramite tale procedura, puoi anche combinare la sua azione con altri trattamenti anti-invecchiamento.

Perché affidarsi a professionisti del settore per la Biorivitalizzazione viso

Per avere la certezza di effettuare il trattamento di Biorivitalizzazione del viso in uno studio professionale e competente, puoi affidarti all’esperienza della Dottoressa Pozzi, Bergamo, che ti assicura un intervento di micro-iniezioni di acido ialuronico garantito e sicuro. Ti consigliamo di eseguire dalle 4 alle 6 sedute, che devono essere intervallate da pause di due o quattro settimane.

Per qualsiasi altra informazione non esitate a contattarci o prendere un appuntamento presso il nostro studio.

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Le cicatrici da acne vanno via? La risposta della dermatologa Pozzi, Bergamo

Le cicatrici da acne non sempre vanno via da sole e, con l’avanzare dell’età, diventano sempre più evidenti, poiché la pelle non produce più una sufficiente quantità collagene.

La dermatologa Pozzi, sulla base della condizione reale del paziente, può optare per il metodo più efficace per il loro trattamento per ottenere la loro riduzione o rimozione, scegliendo tra procedure dermatologiche avanzate come microneedling e laserterapia.

Cicatrici causate dall’acne: cosa sono e come trattarle

Quando l’infiammazione dell’acne danneggia la pelle e il tessuto sottostante, anche a causa di abitudini igieniche non appropriate oppure di comportamenti non corretti, si formano le cicatrici che, in presenza di una quantità di collagene o insufficiente o eccessiva, non vengono riassorbite; i tipi più comuni sono:

  • atrofica: è la tipologia più frequente ed è caratterizzata da un profilo affossato che deriva dalla perdita di tessuto a causa della distruzione del collagene. La loro forma può essere ovale, triangolare o quadrata;
  • ipertrofica e cheloide: entrambe derivano dall’eccessiva proliferazione della parte densa del derma, ma mentre la comparsa della prima è estesa solo alla ferita, nel caso della seconda c’è un interessamento della zona sana circostante.

Per il loro trattamento si può intervenire con due procedure avanzate: laserterapia e microneedling (collagen induction therapy), che rappresentano le metodologie migliori e più efficaci per agire su di esse; vediamole più da vicino.

Microneedling

Il microneedling è una tecnica di medicina estetica che utilizza un dispositivo dotato di piccoli aghi sterilizzati per creare micro-perforazioni sulla superficie della pelle.

Questa procedura stimola la produzione di nuovo collagene e tessuto cutaneo, che aiuta a migliorare l’elasticità e la tonicità della pelle, ridurre le rughe e i segni dell’invecchiamento e, in generale, migliorare la texture della pelle.

Inoltre, il microneedling è stato dimostrato essere efficace anche nella riduzione delle cicatrici da acne. Quando la pelle viene punta con gli aghi, viene stimolata la produzione di collagene, che aiuta a riempire e levigare le cicatrici da acne aiutando a ridurre anche la comparsa di imperfezioni, macchie scure e pori dilatati.

Il microneedling può essere utilizzato su diverse parti del corpo, ma viene maggiormente utilizzato sul viso. La procedura può essere eseguita da un medico estetico o da un dermatologo, e può richiedere più sedute per ottenere i risultati desiderati.

Durante il trattamento, può essere utilizzata una crema anestetica per ridurre il dolore e l’irritazione.

È tuttavia importante seguire le istruzioni del medico e prendersi cura della pelle dopo il trattamento, evitando l’esposizione al sole e utilizzando prodotti per la cura della pelle raccomandati dal professionista.

cicatrici da acne - dermatologa pozzi - bergamo

Laserterapia

La laserterapia è una pratica terapeutica innovativa che sfrutta la tecnologia del laser per stimolare la guarigione dei tessuti cutanei e muscolari.

L’energia emessa dal fascio laser viene utilizzata per accelerare il processo di riparazione di lesioni della pelle, delle ossa, dei legamenti e dei muscoli, favorendo la riduzione del dolore e dell’infiammazione.

In particolare, per quanto riguarda il trattamento delle cicatrici da acne, la laserterapia si avvale del laser CO2 frazionato, che agisce in modo selettivo sui tessuti danneggiati senza compromettere la salute delle cellule circostanti.

Questo tipo di laser è in grado di penetrare in profondità nell’epidermide, eliminando gli strati di cellule danneggiate e favorendo la rigenerazione della pelle.

Grazie alla sua efficacia nel resurfacing di viso e collo, la laserterapia è diventata una delle tecniche più utilizzate nella medicina estetica per migliorare la texture e l’elasticità della pelle, riducendo i segni del tempo e dell’invecchiamento cutaneo.

La laserterapia è quindi un’opzione terapeutica versatile e innovativa, in grado di offrire risultati efficaci e duraturi in diverse aree della medicina estetica.

Cosa pensano i dermatologi della guarigione delle cicatrici da acne

Gli specialisti del settore dermatologico hanno diverse opinioni sulla guarigione delle cicatrici da acne, che dipendono dalle caratteristiche dell’inestetismo da trattare, come il tipo e la profondità delle cicatrici stesse.

Le cicatrici da acne possono essere lievi e superficiali oppure profonde e causate da infiammazioni più gravi. Nel secondo caso, sono necessari interventi mirati che devono essere tecnologicamente avanzati per garantire un risultato efficace senza lasciare tracce o avere controindicazioni, specialmente considerando che la zona interessata è molto delicata.

Se desideri correggere l’inestetismo causato dalle cicatrici da acne, ti consigliamo di rivolgerti alla dermatologa Pozzi, la quale possiede le competenze necessarie per valutare la gravità del problema estetico e scegliere l’approccio terapeutico più adeguato per risolverlo.

Ti invitiamo quindi a contattare il suo studio presente a Bergamo e fissare un appuntamento per l’analisi della situazione e la creazione di un percorso terapeutico personalizzato che garantisca il successo dell’intervento.

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Macchie in viso in gravidanza: trattamento

Le macchie scure del viso durante la gravidanza rappresentano un inestetismo che colpisce tra il 50 e il 75% delle donne, a causa della variazione degli equilibri ormonali, di solito tra il secondo e il terzo trimestre. Questo fenomeno può prendere il nome di melasma, cloasma oppure manifestarsi sotto forma di acne e può svilupparsi con maggiore concentrazione sulle guance, sulle labbra superiori, sul naso e sulla fronte.

Le macchie scure in viso: tipi e cause

Vediamo di fare chiarezza sulle tipologie di queste alterazioni cutanee:

  • melasma: è l’iperpigmentazione della cute la cui manifestazione può avvenire in qualsiasi momento della tua vita, non solo durante la gravidanza, ma anche per altri motivi.
  • cloasma: è una variante della precedente ed è legata in modo specifico al periodo particolarmente impegnativo e stressante della donna in stato interessante.

Si manifestano con la comparsa di macchie di colore scuro sul viso per l’aumento della quantità di melanina causato dall’innalzarsi del livello di estrogeni e di progesterone. Di solito spariscono dopo il parto, ma quando ciò non accade, si possono trattare in modo efficace seguendo i consigli della dermatologa.

macchie in viso durante gravidanza - dermatologa pozzi -bergamo

Come prevenire o ridurre il melasma e il cloasma

Il comportamento più indicato per la prevenzione o la riduzione delle macchie scure in viso è proteggerla dai raggi solari.

Ecco qualche consiglio in merito:

  • usa una crema con un fattore di protezione (SPF) almeno pari a 30;
  • evita esposizioni nelle ore del giorno dove i raggi del sole sono più forti (10.00-14.30);
  • indossa un cappello e gli occhiali da sole quando sei fuori.

Inoltre, per dare una mano alla cute mentre sei in questo splendido momento della tua vita, è bene:

  • consumare acido folico o vitamina B9: aiutano la pelle a ridurre la possibilità della formazione delle macchie. Per assumerli, oltre agli integratori, puoi consumare verdure a foglia verde, cereali, fagioli e noci;
  • evitare di usare la ceretta, poiché tale pratica può irritare ancor di più l’epidermide del viso, peggiorando la situazione;
  • usare cosmetici completamente naturali, senza profumi o sostanze aggressive, che siano ipoallergenici e che non otturino i pori.

Come trattare le macchie scure del viso persistenti?

Se non vanno via da sole dopo la nascita del bambino, diventa d’obbligo l’intervento della dermatologa, che valuterà la condizione e creerà un trattamento personalizzato di sicura efficacia.

Vediamo insieme quali sono i trattamenti che il professionista può consigliarti.

Gel o creme

A base di idrochinone, acido azelaico, acido cogico o acido tranexamico e vanno applicate sulla superficie interessata dall’imperfezione secondo la posologia consigliata.

L’azione di questi prodotti avviene tramite l’inibizione della produzione della melanina oppure con la rimozione dell’eccesso di pigmento.

È essenziale che una dermatologa prescriva i prodotti e verifichi lo sviluppo degli eventi; questo è l’unico modo per essere certi dei risultati.

Peeling chimici

Rappresentano un trattamento sicuro solo se eseguito da una dermatologa professionista e da personale qualificato.

I peeling chimici per trattare le macchie in viso in gravidanza sono a base di acido lattico, acido glicolico, acido salicilico o sostanze simili e hanno un’azione esfoliante che rimuove lo strato superficiale della pelle.

Trattamento laser

Rimuove lo strato più esterno della sezione di pelle dove è presente la macchia, al fine di stimolare la ricrescita al suo posto di nuovo tessuto cutaneo. Il trattamento laser per le macchie in viso in gravidanza viene implementato con varie metodologie, ma sarà il professionista a consigliarti per il meglio.

Terapia IPL (Luce Pulsata Intensa)

Questo metodo, conosciuto anche con il termine di fotofacciale, usa l’emissione di luce intensa per distruggere le cellule pigmentate indesiderate. Agisce in modo mirato sul secondo strato epidermico non alterando il primo e viene assorbita dalla superficie interessata che perde la sua colorazione. È un intervento meno aggressivo, ma pur sempre efficace.

Questi trattamenti possono essere d’aiuto nel caso della formazione di macchie scure sulla pelle in gravidanza. Tuttavia, per salvaguardare la tua salute e sicurezza, non usare il metodo “fai-da-te”: contatta senza impegno la dermatologa Pozzi presente a Bergamo e fissa un appuntamento per un consulto sul trattamento laser oppure sui peeling chimici.

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Couperose viso: scopriamo come ridurla con la terapia laser!

La couperose è una condizione cutanea comune che colpisce il viso ma può essere ridotta efficacemente dal laser

La couperose si manifesta con la comparsa di capillari dilatati, rossori e piccoli vasi sanguigni visibili sulla superficie della tua pelle, in particolare sulle guance e sul naso.

La couperose è più comune nelle donne, ma può verificarsi anche negli uomini. Non è considerata propriamente una condizione medica grave, ma può esserti esteticamente sgradevole se ne soffri.

Esistono diverse opzioni di trattamento per la couperose, tra cui quella che ti suggeriamo è la terapia laser. Tuttavia, è importante consultare un dermatologo per determinare la causa della couperose e il miglior trattamento per ogni singolo caso.

Trattamento laser per la couperose: come funziona, quanto dura e frequenza del trattamento

Il laser emette una luce concentrata ad alta energia che viene assorbita dai vasi sanguigni dilatati. Questa energia laser riscalda i vasi sanguigni, provocando la coagulazione del sangue e la chiusura dei vasi dilatati.

Il tutto senza che la pelle circostante venga danneggiata. Questa modalità di trattamento riduce la colorazione rossastra tipica della couperose e migliora l’aspetto generale della tua pelle ridonandole vigore e lucentezza.

La durata e la frequenza del trattamento laser per la couperose dipendono dalla gravità della condizione e dalla zona del viso che dovrai trattare.

In genere, sono necessarie diverse sedute per farti ottenere i migliori risultati, e la durata e la frequenza del trattamento possono variare a seconda delle tue esigenze personali.

La maggior parte dei trattamenti laser per la couperose richiede da 1 a 3 sedute, a intervalli di alcune settimane.

Tuttavia, il numero esatto di sedute necessarie dipende dalla risposta al primo trattamento. Alcuni pazienti possono richiedere più sedute per ottenere i risultati desiderati, altri meno.

La durata di ogni seduta di trattamento laser per la couperose varia in virtù della zona del viso che verrà trattata, ma di solito dura da 15 a 30 minuti.

Il trattamento laser può causarti una leggera sensazione di calore o di puntura sulla pelle durante la procedura, ma non è generalmente doloroso. Inoltre, la breve durata del trattamento non aggrava il fastidio iniziale.

Possibili effetti collaterali della terapia laser

Il trattamento laser per la couperose è generalmente sicuro e ben tollerato, ma come qualsiasi procedura medica, ci possono essere effetti collaterali e alcuni rischi associati.

Ad esempio, la pelle potrebbe apparire arrossata e gonfia per alcuni giorni dopo il trattamento. Tuttavia, questi sintomi scompaiono gradualmente e in maniera naturale nel giro di pochi giorni.

Alcune persone possono sviluppare croste o crosticine sulla pelle trattata, che di solito scompaiono entro una settimana.

Inoltre, il trattamento laser per la couperose può causare cambiamenti nella pigmentazione della pelle, come scolorimento o oscuramento della pelle.

Potrai sperimentare anche una sensazione di bruciore o dolore durante il trattamento laser. Tuttavia, si tratta di sensazioni di breve durata e assolutamente non debilitanti.

Cura post-trattamento laser per la couperose

La cura post-trattamento laser per la couperose è importante per garantirti una guarigione rapida e un risultato ottimale.

Dopo il trattamento laser per la couperose, infatti, la pelle può essere secca e irritata. Utilizzare una crema idratante delicata può aiutarti a lenire la pelle e prevenire la secchezza.

Inoltre, è bene evitare l’esposizione al sole per diversi giorni. La luce solare può causare danni alla pelle trattata e rallentare il processo di guarigione. Utilizzare una protezione solare ad ampio spettro con un fattore di protezione solare (SPF) di almeno 30 può facilitare la prevenzione.

Ti suggeriamo di evitare di applicare trucco sulla zona trattata per almeno 24 ore dopo il trattamento laser ed evitare bagni caldi e docce. L’acqua calda, infatti, può irritare ulteriormente la pelle trattata e rendere difficile il processo di guarigione.

Dopo il trattamento è bene evitare di toccare la zona trattata con le mani non pulite per prevenire l’infezione e bere molta acqua in quanto può aiutare a mantenere la pelle idratata e accelerare il processo di guarigione.

Infine, è fondamentale seguire le istruzioni post-trattamento fornite dal professionista, come l’applicazione di creme o lozioni specifiche, in modo da garantire una corretta guarigione della pelle trattata.

In conclusione, il trattamento laser per la couperose può essere efficace nel ridurre l’aspetto dei capillari dilatati e dei rossori sulla pelle del viso, ma come per qualsiasi trattamento medico, ci possono essere alcuni rischi e complicazioni.

È importante che tu discuta dei rischi e dei benefici del trattamento laser per la couperose con un dermatologo prima di decidere di procedere con il trattamento laser.

Per ulteriori informazioni sul trattamento della couperose contattate lo studio medico della dermatologa Pozzi.

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needling al viso

Con il needling le cicatrici sul viso saranno solo un ricordo

Il needling al viso, noto anche come microneedling, è un trattamento estetico che utilizza aghi sottili per creare micro-canali sulla superficie della pelle del tuo viso.

Questi micro-canali stimolano la produzione di collagene ed elastina, due componenti essenziali che migliorano la texture, la compattezza e l’aspetto generale della tua pelle.

Il needling al viso effettuato a Bergamo può essere utilizzato per trattare varie problematiche della pelle, come rughe, cicatrici, macchie scure e acne.

Needling al viso a Bergamo: ecco come funziona nei dettagli

La prima fase del trattamento riguarda la preparazione della pelle. Prima del trattamento, la tua pelle verrà pulita e igienizzata per eliminare qualsiasi impurità.

Dopodiché, verrà applicata una crema anestetica sulla pelle per ridurre il più possibile l’eventuale dolore durante l’intero trattamento.

L’operatore userà il dispositivo specifico per il needling. Quest’ultimo è costituito da una testa dotata di piccoli aghi sottili, che possono variare da 0,25 a 2,5 millimetri di lunghezza.

L’operatore guiderà delicatamente il dispositivo sulla pelle del tuo viso, lavorando su aree specifiche come le guance, la fronte e il contorno degli occhi.

Durante il trattamento, gli aghi penetrano nella pelle creando micro-canali che attivano la risposta fisiologica della pelle al trauma.

In seguito a questa operazione, la pelle produrrà nuovo collagene ed elastina, due sostanze che migliorano la struttura e la compattezza della pelle. Questo processo di rigenerazione della pelle può durare fino a sei mesi.

Durata e frequenza del trattamento

La durata e la frequenza del needling al viso dipendono dalla specifica condizione della tua pelle e dalla gravità della problematica. In generale, si consiglia di eseguire il trattamento in una serie di sedute per ottenere i migliori risultati.

Ci sono alcune indicazioni generali sulla durata e la frequenza del needling al viso che ti permetteranno di comprendere fino in fondo il trattamento.

Un primo aspetto riguarda il numero di sedute. Ti consigliamo, a tal proposito, di eseguire almeno dalle tre alle sei sedute di needling al viso per ottenere i migliori risultati. Tuttavia, il numero di sedute dipende dalla problematica della tua pelle e dalle esigenze personali.

Per quanto riguarda la durata di una singola seduta di needling al viso ti diciamo che essa può durare dai 30 ai 60 minuti.

Ovviamente ci saranno degli intervalli programmati tra le singole sedute. Ti consigliamo di eseguire le sedute di needling al viso a intervalli di 4-6 settimane. Questo intervallo permette alla pelle di guarire completamente dopo ogni trattamento e di produrre il nuovo collagene ed elastina in maniera completamente naturale.

Dopo il completamento della serie di trattamenti, si consiglia di mantenere i risultati del needling al viso con una seduta di mantenimento ogni 3-6 mesi.

Possibili effetti collaterali del needling al viso a Bergamo

Il needling al viso è generalmente un trattamento sicuro e non invasivo ma, come qualsiasi procedura medica o estetica, può comportare alcuni effetti collaterali.

Uno dei possibili effetti collaterali è l’arrossamento e gonfiore della pelle. La tua pelle potrebbe apparire arrossata e gonfia per un paio di giorni dopo il trattamento. Ma non dovrai preoccupartene. Questo è un effetto collaterale comune e si risolve di solito entro pochi giorni.

Spesso capita, inoltre, di provare una sensazione di prurito e bruciore. Anche in questo caso, però, le sensazioni dovrebbero risolversi entro pochi giorni.

Talvolta si riscontra che il trattamento può comportare cambiamenti nella pigmentazione della pelle, in particolare se la pelle viene esposta al sole dopo il trattamento. Ti consigliamo, pertanto, di evitare l’esposizione al sole e di utilizzare creme protettive per la pelle dopo il trattamento. Questa cura post trattamento è una forma di prevenzione per la tua pelle dopo il needling.

In conclusione, possiamo dire che il needling al viso rappresenta un toccasana per trattare ed eliminare diversi difetti della tua pelle, come rughe, cicatrici, macchie scure e acne.

Il trattamento è relativamente indolore e richiede pochissimo tempo di recupero e i risultati possono richiedere diverse settimane per diventare visibili.

Ti consigliamo di eseguire una serie di trattamenti per ottenere i migliori risultati. Inoltre, è fondamentale che ti prenda il tempo per consultare un professionista esperto come la dermatologa Pozzi, per determinare il piano di trattamento più adatto alle tue esigenze.

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