Maria Luisa Pozzi - MioDottore.it

Mappatura dei nei: come si fa?

Mappatura dei nei: come si fa?

La mappatura dei nei serve al dermatologo per valutare di che natura sono le lesioni pigmentate presenti sulla pelle. Si tratta di un esame che andrebbe effettuato almeno una volta, se non periodicamente, per monitorare la situazione della cute e scongiurare la formazione di patologie gravi come il melanoma.

Perché è utile la mappatura dei nei

Secondo gli esperti, tra le cause responsabili dei tumori della pelle ci sono cattive abitudini come:

  • esposizione ai raggi del sole nelle ore più calde, senza la protezione di creme solari che filtrano i raggi ultravioletti;
  • abbronzatura artificiale;
  • uso di creme protettive contro i raggi del sole, che tuttavia non proteggono adeguatamente in quanto non sono adatte al tipo di pelle oppure non hanno un livello di protezione sufficientemente alto.

Nei a rischio

Il rischio che si corre quando ci si espone al sole o alla luce di una lampada abbronzante, senza le dovute precauzioni, è l’insorgere di melanomi. Si tratta di tumori della pelle che si evolvono con particolare aggressività. Tuttavia prima di allarmarti considera che un esame specifico e controlli periodici sono in grado di scongiurare ogni complicazione.

Innanzitutto c’è da dire che non tutti i nei atipici diventano melanomi; inoltre, un controllo tempestivo permette di predisporre una terapia efficace che conduce alla guarigione completa del paziente colpito da melanoma. Per questo è importante vincere la paura o la pigrizia e recarsi da un dermatologo per un esame della pelle.

Cosa sono i nei? Si tratta di macchie pigmentate che si formano in seguito all’accumulo di cellule che creano la melanina: queste cellule hanno il nome di melanociti.

A chi è consigliata la mappatura dei nei

La mappatura dei nei è consigliata a una serie di soggetti. Dovrebbe sottoporsi a epiluminescenza:

  • chi presenta una superficie cutanea dove sono presenti molti nei: il numero orientativo va dalle cinquanta alle cento unità;
  • chi ha sulla pelle nei atipici: devono essere grandi e avere una forma e un colore differente rispetto alla maggioranza degli altri nei;
  • coloro i quali hanno diversi nei nella zona della schiena: in questo caso la cute è molto più difficile monitorare, per cui la mappatura è particolarmente consigliata;
  • chi ha nella propria famiglia casi di melanomi;
  • le persone che hanno una carnagione chiara e che hanno subito scottature importanti;
  • chi presenta lentiggini o nei che nel tempo si sono palesemente modificati.

Come si fa la mappatura dei nei

La mappatura dei nei è il primo step per prevenire o affrontare la possibile formazione dei tumori della pelle. Lo strumento utilizzato per esaminare i nei si chiama dermoscopio; è un microscopio che viene poggiato sulla pelle per analizzarla a livello cellulare, scoprendo tutte le peculiarità del neo. È un esame approfondito che fornisce informazioni che altrimenti l’occhio del medico non riuscirebbe ad ottenere.

Ma come si svolge la mappatura dei nei? La mappa dei nei viene riportata su una sagoma di cartone che rappresenta il corpo del paziente; ogni punto evidenziato indica la lesione da valutare: parliamo in questo caso di nei e lentigo. Ma il medico ricava dall’esame anche fotografie oppure immagini digitali dell’intera superficie cutanea; i nei possono formarsi anche in zone non visibili ad occhio nudo, come le parti intime e il cuoio capelluto. Le visite successive si baseranno su queste informazioni e consentiranno di emettere un verdetto il più possibile puntuale sulla situazione dei tuoi nei. Il dermatologo esaminerà la situazione e ti consegnerà un referto, che sarà accompagnato dalla diagnosi e da una scheda che consiglierà un trattamento dei nei più preoccupanti. È bene che questi documenti vengano condivisi con il tuo medico curante.

A che serve la mappatura nevica? A scansionare e memorizzare le immagini dei nei nell’archivio di un computer. Il dermoscopio infatti è collegato al terminale che archivia le immagini della mappa. Immagazzinare queste informazioni consentirà al dermatologo di verificare, nel corso delle visite successive, a distanza di tempo, se i nei hanno cambiato il colore e la forma. A essere studiati con maggiore attenzione dalla mappatura sono i nei che presentano alcune caratteristiche particolari: si tratta di nei asimmetici che si caratterizzano perché hanno i contorni frastagliati, una forma irregolare; oppure solitamente sono più grandi degli altri nei e presentano un colore differente.

La mappatura dei nei è conosciuta anche col nome di epiluminescenza o dermoscopia. È un esame che non provoca alcun tipo di dolore e dura circa trenta minuti.

Dopo la mappatura che succede

Cosa accade in seguito alla mappatura? Il dermatologo ti fisserà un appuntamento per un nuovo controllo, a distanza di qualche tempo. Si tratta di un intervallo necessario a verificare come si evolve la situazione. Se durante la nuova visita risulteranno modificazioni anomale dei nei, sarà necessario procedere con ulteriori valutazioni. In questo caso il dermatologo può reputare indispensabile asportare chirurgicamente il neo e analizzarlo attraverso un esame istologico. La presenza di un cambiamento del neo non significa che ci si trovi obbligatoriamente in una situazione di patologia; solo l’istologia sarà in grado di confermare se si è in presenza di un melanoma o soltanto di un neo atipico.

Quando è bene svolgere le visite successive? I nei sospetti che non vengono rimossi devono essere valutati dai tre ai sei mesi dopo il primo esame.

Le visite di routine invece potranno svolgersi dopo uno o due anni, a seconda del parere del medico.