Maria Luisa Pozzi - MioDottore.it

Biorivitalizzazione viso: restituire elasticità alla pelle

Biorivitalizzazione viso: restituire elasticità alla pelle

Tutto ciò che c’è da sapere sulla biorivitalizzazione

Biorivitalizzazione viso: di cosa si tratta?


Con il passare degli anni la pelle tende a perdere di tono ed elasticità. Questo accade poiché il processo di invecchiamento modifica la strutture del collagene e dell’elastina, proteine che compongono il derma. Tale cambiamento favorisce la comparsa di rughe e segni del tempo i quali donano al viso un aspetto stanco e spento. Tuttavia, per contrastarne o prevenirne la comparsa è possibile effettuare diversi trattamenti estetici. Tra quelli maggiormente impiegati e apprezzati negli ultimi anni vi è senza dubbio la biorivitalizzazione.
La biorivitalizzazione, conosciuta anche con il nome di biolifting, è un trattamento estetico non chirurgico, dunque non invasivo, in grado di migliorare l’elasticità e il tono della pelle. Per effettuarlo, il dermatologo o il medico estetico procede iniettando elementi cosiddetti biostimolanti (es. acido ialuronico) ma anche sali minerali e vitamine. Questi antiossidanti naturali, infatti, stimolano la produzione di collagene e idratano la pelle rendendola globalmente più piena e luminosa. Il risultato finale è quello di un viso ringiovanito e fresco. La biorivitalizzazione si basa su una tecnica molto semplice ma efficace. L’ago utilizzato per l’iniezione, infatti, produce micro traumi costanti che obbligano la pelle a produrre una quantità maggiore di acido ialuronico. Quest’ultimo è un elemento naturalmente presente nei tessuti connettivi in grado di rendere la pelle del viso e del corpo compatta e resistente. Come accennato, la biorivitalizzazione è un trattamento non invasivo che prevede l’impiego di elementi riassorbibili e biocompatibili pertanto eseguibile in regime ambulatoriale. Generalmente, il dermatologo o il medico estetico che procede al trattamento prepara la pelle eseguendo 3 step: pulizia, scrub e peeling leggero del viso. Successivamente, mediante aghi molto fini, lo specialista inietterà acido ialuronico, vitamine e amminoacidi in specifici punti del viso (quelli in cui sono presenti o potrebbero comparire le rughe più marcate). È opportuno ricordare che le figure professionali che possono eseguire tale trattamento sono: dermatologi, medici estetici, chirurghi estetici e chirurghi plastici.
Per ciò che concerne i possibili effetti collaterali questi non sono stati rilevati. Tuttavia dopo ciascuna seduta possono presentarsi rossori o piccoli lividi. In sintesi, dunque i benefici che potrai riscontrare sottoponendoti alle sedute di biorivitalizzazione sono:

  • riempimento delle rughe sottili;
  • azione ristrutturante;
  • azione antiossidante;
  • idratazione dei tessuti;
  • miglioramento globale dell’aspetto del viso.

Differenze tra biorivitalizzazione e filler


Date le caratteristiche della biorivitalizzazione spesso capita di confonderla o di avere delle perplessità su ciò che la differenzia dai comuni filler. Infatti, nonostante entrambi siano trattamenti estetici effettuati in ambulatorio, la biorivitalizzazione si distingue dal filler sia per la sua capillarità che per la funzione. Il biolifting, invero, permette alle sostanze iniettate di diffondersi nella pelle in una zona molto più ampia rispetto a ciò che accade con i filler. Inoltre, la sua funzione non è quella di riempire le rughe bensì di idratare i tessuti affinché ritrovino il turgore tipico della giovinezza. Non solo, la biorivitalizzazione, grazie ai microtraumi, è altresì in grado di stimolare la produzione di collagene e di elastina.
Nonostante queste differenze è importante sottolineare che, entrambi possono essere abbinati ad altri trattamenti per amplificarne i risultati.