Maria Luisa Pozzi - MioDottore.it

Peeling chimico

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Peeling chimico

Peeling chimico – tutto quello che devi sapere

Il peeling chimico è considerato un trattamento dermo estetico, che di fatto esfolia la pelle, attivando un veloce processo di rigenerazione cellulare.

L’obiettivo primario di questa tecnica è quello di eliminare, quanto più possibile, gli instetismi di diversa origine. Il peeling chimico, viene anche utilizzato anche per particolari trattamenti su affezioni cutanee, per le quali occorre intervenire in profondità.

Per questa sua capacità di attivarsi a fondo sulle cellule, il trattamento viene effettuato non solo nei centri estetici, dove normalmente si interverrà su inestetismi superficiali, ma anche negli studi medici specializzati, all’interno dei quali si usano peeling chimici, capaci di lavorare più a fondo.

Quando usare il peeling chimico

Nell’approfondire l’utilizzo del peeling chimico, si potrà notare come, oltre ad essere utilizzato per eliminare rughe, macchie cutanee, lentiggini e piccole cicatrici provocate dall’acne, in ambito medico, l’utilizzo è destinato alla risoluzione di problematiche leggermente più complesse come acne, verruche, dermatite seborroica e ovviamente le tanto odiate smagliature.

Ovviamente qualsiasi applicazione, dovrà essere necessariamente preceduta da una valutazione della sintomatologia sulla quale intervenire, in base alla quale, l’operatore estetico o medico sanitario, dovrà decidere quale peeling utilizzare.

Da sottolineare che solo i medici potranno usare quantità di acido esfoliante, nella misura superiore al 30%.

Tra i vari benefici del peeling chimico, si possono anche evidenziare la capacità di ridare luminosità all’incarnato, esaltarne l’effetto di levigatura e rendere il colorito della pelle uniforme, di fatto il trattamento si potrà definire un vero e proprio intervento antiaging, sebonomalizzante e schiarente.

Come funziona il peeling chimico
Il trattamento prevede l’applicazione, sulla zona da trattare, di una apposita soluzione contenente uno o più agenti chimici.

I più usati sono: l’acido salicilico, l’acido glicolico e l’acido tricloroacetico. La soluzione, una volta preparata, viene stesa con un pennello e lasciata in azione per qualche minuto, dipende ovviamente dal tipo di pelle che si sta trattando.

L’azione dell’acido è rivolta nell’immediato all’eliminazione dell’epitelio invecchiato e successivamente alla sua immediata rigenerazione.

Trascorso il tempo di posa necessario, la pelle viene detersa e successivamente viene applicata una crema o una lozione altamente idratante.

Una regola importantissima da seguire è quella che consiglia di non esporsi ai raggi UV, sia prima che dopo l’applicazione. Nel periodo successivo al trattamento, sarà bene evitare il sole per almeno 3/4 settimane, e comunque anche dopo è preferibile fare uso di una crema solare con protezione a schermo 50+.

Durante la stesa o la posa del peeling chimico, si potrebbe avvertire un fastidioso bruciore, niente panico, scompare in pochissimi secondi.

Nei giorni successivi il trattamento, la pelle potrà squamarsi o potrebbe comparire un leggero rossore, anche in questo caso nessuna paura, si tratta di reazioni normali, basterà applicare una crema lenitiva, mattino e sera.

Quante sedute occorrono per ottenere il risultato

Tutto dipenderà ovviamente dal tipo di problema che si dovrà risolvere e dalle reazioni del singolo soggetto.

Normalmente dopo le prime sedute, effettuate a distanza di 7 o 15 giorni una dall’altra, si inizieranno a vedere i primi risultati, saranno poi gli operatori che effettuano il trattamento a valutare il numero delle sedute necessarie.

Si potrà chiedere un approfondito consulto alla dermatologa dottoressa Pozzi, che saprà consigliarvi per il meglio.