Maria Luisa Pozzi - MioDottore.it

Dermatite atopica: cos’è e come si cura

dermatite atopica

Dermatite atopica: cos’è e come si cura

Disagio da dermatite atopica? Ecco di cosa si tratta e alcuni consigli utili per combatterla

Chi soffre di dermatite atopica si ritrova ad avere a che fare con un fastidioso prurito, macchie rosse e croste in varie parti del corpo. Solitamente sono colpiti il viso, il collo, i polsi, le mani, le pieghe interne dei gomiti e delle ginocchia, le caviglie.

Questa malattia infiammatoria della cute si può manifestare in tenerissima età, a partire già dai primi mesi di vita del neonato durante i quali il piccolo non può ancora contare su un sistema immunitario funzionante a pieno regime. Il disturbo tende a risolversi durante l’adolescenza, tuttavia può ricomparire o fare la sua prima comparsa in età adulta.

Quali sono i sintomi della dermatite atopica?

Questa infiammazione della pelle, conosciuta anche come eczema costituzionale, si manifesta con notevole secchezza della cute, chiazze rossastre e prurito di intensità variabile, maggiormente fastidioso durante le ore del riposo notturno. Il bisogno di grattarsi frequentemente porta, inoltre, alla formazione di lesioni cutanee come croste e vescicole. La pelle risulta particolarmente irritata e ruvida al tatto e le macchie possono espandersi andando ad interessare consistenti zone cutanee “fuse” tra di loro.

Tale sintomatologia può accompagnarsi talvolta a forme di asma o rinite allergica, oltre che ad infezioni della pelle, conseguenza di una barriera cutanea scadente.

Dermatite atopica: fattori scatenanti

Per quanto riguarda le cause della malattia, esse vanno ricercate nel campo delle ipotesi. Pare piuttosto probabile l’esistenza di un fattore ereditario: chi ha sofferto di questo disturbo corre un rischio maggiore di trasmetterlo ai propri figli.

Un difettoso sistema immunitario può contribuire all’insorgere dell’infiammazione, dal momento che la pelle non è in grado di svolgere appieno la sua funzione di barriera protettiva.
Nel novero delle possibilità si inserisce anche lo stress o altri fattori emozionali, mentre pare assodato che le città maggiormente inquinate o caratterizzate da un clima freddo registrino un maggior numero di casi.

Dermatite atopica: come contrastarla

L’eczema costituzionale è un disturbo cronico, che può ripresentarsi nel tempo. È importante, quindi, conoscere ciò che si può fare per lenire i sintomi più fastidiosi e trasformare il disagio in qualcosa di gestibile.
Bisogna partire dal presupposto che chi soffre di eczema ha una pelle ipersensibile e, di conseguenza, vulnerabile e che mal sopporta il contatto con sostanze estranee, anche se non particolarmente irritanti. Come prendersene cura?

L’idratazione della cute è molto importante visto che la dermatite atopica genera secchezza, tuttavia è necessario applicare detergenti e creme specifiche, particolarmente delicate ed in grado di alleviare il prurito spesso intenso.

Sotto la doccia è meglio evitare l’uso di saponi, privilegiando invece prodotti poco aggressivi per la pelle. Sono consigliabili bagni o docce di durata limitata e non troppo frequenti.

Anche l’applicazione di creme emollienti sul corpo ancora umido può essere un valido aiuto per dare sollievo alla cute, contribuendo a rafforzarne il naturale ruolo di barriera protettiva.
Infine, è preferibile indossare indumenti in cotone (meglio se bianco), evitando che la pelle venga a contatto con tessuti sintetici.

Dermatite: consigli per affrontarla nel modo giusto

La dermatite atopica è piuttosto fastidiosa: l’eruzione cutanea che scatena può creare grossi disagi, soprattutto durante la bella stagione quando si vorrebbe andare al mare a rilassarsi. L’esposizione al sole non è sconsigliata, anzi può aiutare la malattia a regredire. Occorre, però, scegliere le ore meno calde del giorno e proteggere la pelle, in particolar modo quella dei più piccoli, con creme solari delicate e senza profumi.

La sabbia e l’acqua salata possono peggiorare l’irritazione della cute. Evitare il mare quindi? Niente affatto. Basta seguire alcuni semplici consigli: innanzitutto è meglio far seguire il bagno in mare da una doccia, in modo da iniziare a togliere dal corpo le tracce di salsedine.

Se necessario occorre cambiare il costume bagnato. La sera, a casa, è raccomandabile lavarsi con acqua tiepida utilizzando detergenti non aggressivi e usare sulla pelle asciutta un emolliente come doposole.